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- GUIDARE IN USA -


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GUIDARE in Usa
Praticamente tutte le auto americane hanno il cambio automatico. Quindi dite addio alla frizione! Al suo posto un mega pedale per il freno e uno più piccolo per l’acceleratore. Preparatevi perché nei primissimi minuti le frenate accidentali si sprecheranno. Il piede sinistro vola sul freno indipendentemente dalla vostra volontà, abituato com’è a cercare la frizione.
Ecco le tre lettere principali che dovrete conoscere:
La P vi serve per parcheggiare e, in generale, per far stare ferma l’auto.
La R è la retromarcia.
La D vi serve per guidare.
Poi c’è la N = folle; e la L = marce molto basse.
Noi abbiamo usato la patente italiana e, essendo stati fermati dai poliziotti americani per ben due volte, possiamo dire con cognizione di causa che non c’è nessun problema. Non è necessaria quella internazionale.
Quando percorrerete le infinite e deserte distese americane, e non vedrete l’ombra di una macchina, e un sacco di segnali stradali che indicano il limite di velocità, la tentazione di accelerare sarà spesso irresistibile. NON LO FATE!!! Appena commettere la più piccola delle infrazioni la macchina di un ranger vi si materializzerà davanti agli occhi piena di lucine colorate come un albero di Natale.
In base alla nostra esperienza le zone più controllate dalla polizia sono quelle dentro e in prossimità dei parchi, dove vi consiglio di osservare RIGOROSAMENTE i limiti di velocità, che spesso sono di sole 25 miglia all’ora.
A noi il secondo giorno è capitato (dentro allo Yosemite National Park) di essere fermati da un ranger infuriato. In questi casi ricordatevi che non siete in Italia, in Usa le regole sono diverse. Quindi rimanete dentro alla macchina, tenete le mani ben visibili sul volante (per eccesso di zelo noi, prima di aprire il finestrino, abbiamo chiesto il permesso al poliziotto), rivolgetevi a lui chiamandolo Sir, e dite sempre I’m sorry dopo che lui vi avrà sciorinato le vostre colpe. Nel nostro caso noi eravamo colpevoli di eccesso di velocità. In quel tratto del parco bisognava andare a 25 miglia mentre noi ne facevamo 48 (quasi il doppio). Dopo averlo ascoltato in religioso silenzio, gli abbiamo spiegato che avevamo letto che il limite di velocità dentro il parco era di 45 miglia e che non ci eravamo accorti del cartello che ne indicava 25 (era la verità). Il poliziotto dopo averci visti affranti, totalmente remissivi e in buona fede (i “mi scusi” e gli “ha ragione lei” si sono sprecati) ci ha lasciati andare senza farci la multa ma dicendoci di stare attenti e che il suo era solo un avvertimento (warning). Viste le premesse iniziali gli abbiamo chiesto quasi increduli se un warning significava che dovevamo pagare qualcosa e lui ci ha confermato di no.
Ma ricordatevi che se per caso un poliziotto vi mette in mano un foglietto di carta è finita: trattati di multa da pagare! E, se non vorrete diventare cittadini indesiderati in Usa, vi consiglio di pagarla.
In ogni caso mio marito (che in passato ha frequentato gli Usa per lavoro) ha notato un generale ‘ammorbidimento’ dei poliziotti nei confronti dei turisti. Sarà a causa della grave crisi economica che l’America sta attraversando ma in effetti il turista sembra diventato un bene prezioso da trattare col guanto di velluto, posto ovviamente che il turista in questione dimostri di conoscere e rispettare le regole americane.
Regola aurea del viaggiatore on the road: fate benzina appena potete, anche se avete il serbatoio quasi pieno. Vi capiterà di attraversare zone desertiche dove non troverete un benzinaio nemmeno a pagarlo oro.
Viaggiare di notte non solo è pericoloso (ci sono moltissimi cervi che attraversano la strada all’improvviso) ma è anche un vero peccato, dato che col buio non si possono ammirare gli splendidi paesaggi. Cercate sempre di arrivare all’hotel entro le 21.30 perché fino ad allora, in questa stagione, c’è ancora luce.
Il prezzo della benzina è diverso di stato in stato (il più costoso è la California) e purtroppo, negli ultimi mesi, è salito alle stelle. Il prezzo più basso da noi trovato è stato di 3,90 US$ al gallone (1 gallone = 3,78 litri) per arrivare ad un massimo di 5.70 US$ dentro i parchi.
Quando parcheggiate (a Malibù, Santa Monica, Beverly Hills,…) state attenti a non mettere l’auto nella “Red Zone”: ossia dove vedete il bordo del marciapiede dipinto di rosso. E controllate sempre il cartello posto a destra e a sinistra di ogni strada perché solitamente indicano il giorno della settimana e l’ora in cui puliscono quella via, specificando quale lato lasciare libero da auto (ad esempio, il martedì dalle 10am alle 12pm). Comunque capirlo è facile: se sulla stessa strada il lato sx è pieno di auto e il dx è vuoto significa che è giorno di pulizia!
Un’ultima considerazione: abbiamo notato che le strade in California sono mediamente in peggiori condizioni rispetto agli altri Stati da noi visitati e che i cartelli stradali sono fatti meno bene. Per esempio, negli altri Stati prima di ogni uscita indicavano sempre cosa c’era (Motel 6, Super 8, McDonald,…), mentre in California no! E per di più i californiani su molte strade si limitano ad indicare le uscite fornendo solo il nome delle vie senza numerarle o indicare il nome della città. Decisamente poco pratico. L’organizzazione degli altri Stati è, a nostro avviso, di gran lunga superiore. Eppure la California è uno stato ricco! Probabilmente, proprio per questo, si è seduto.







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